Sette alpinisti italiani in spedizione sull’Himalaya

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Sette alpinisti italiani sono partiti ieri – lunedì 7 ottobre – per una nuova spedizione sull’Himalaya. I valdostani Roger Bovard, François Cazzanelli, Emrik Favre, Jerome Perruquet e Stefano Stradelli, Francesco Ratti (lecchese di nascita) e Giuseppe Vidoni (originario di Gemona del Friuli) sono diretti in Nepal alla conquista di vette inesplorate.

L’obiettivo principale è scalare il Kimshung, una cima ancora inviolata che raggiunge una quota di 6.781 metri ed è situata nel massiccio del Langtang. Il gruppo di guide alpine, affiatato e coeso, tenterà inoltre l’ascesa al vicino Lantang Lirung (7.221 metri), montagna simbolo dell’alpinismo himalayano.

La spedizione italiana è atterrata a Kathmandu e ora raggiungerà la valle del Langtang situata a Nord della capitale. Serviranno poi alcuni giorni di trekking per arrivare al campo base, posizionato a 4.300 metri, dove inizierà l’importante fase di acclimatamento. Prima di tentare l’ascesa alle due vette, gli alpinisti sfrutteranno alcuni colli adiacenti al campo base per proseguire in modo graduale l’avvicinamento e iniziare a raggiungere i 6.000 metri. 

François Cazzanelli ed Emrik Favre avevano già tentato in passato l’ascesa al Kimshung. La prima volta dell’alpinista di Breuil-Cervinia risale alla primavera del 2015: aveva provato a raggiungere la vetta insieme a Giampaolo Corona, prima di sospendere l’attività per il più grande sisma mai registrato in Nepal in 70 anni. Un anno e mezzo dopo una nuova spedizione: a Cazzanelli e Corona si era aggregato pure il maestro di sci e guida alpina di Champoluc. E anche in questo caso la fortuna non era stata alleata della cordata che alla prima occasione aveva rinunciato a 200 metri dalla vetta per le forti raffiche di vento, mentre qualche giorno dopo François Cazzanelli aveva dovuto fare i conti con una seria ferita al braccio destro. Il sogno è rimasto per anni nel cassetto, ora Cazzanelli, Favre e gli altri alpinisti hanno il desiderio di raggiungere quella vetta inviolata. 

La spedizione è supportata da Cva, una delle più importanti realtà italiane nel settore dell’energia green e da La Sportiva, brand italiano leader a livello internazionale nella produzione di calzature e abbigliamento tecnico outdoor. È inoltre stata avviata una collaborazione con la Onlus Sanonani, associazione che insieme agli alpinisti ha lanciato una raccolta fondi utile ad acquistare abbigliamento per i bambini nepalesi. La spedizione è patrocinata dall’Associazione Valdostana Maestri Sci e dall’Unione Valdostana Guide Alta Montagna.