Il Golf Club del Cervino si prepara ad accogliere i migliori under 14 d’Italia, che dal 7 al 12 luglio si contenderanno i titoli nazionali di golf. La Federazione Italiana Golf ha scelto anche quest’anno il circolo di Breuil-Cervinia, assegnando per la terza volta consecutiva il prestigioso evento dedicato ai giovani golfisti.
Le 18 buche più alte d’Italia si sviluppano ai piedi del Cervino e sono meta abituale per i giocatori che cercano tranquillità in mezzo alle montagne. Un green curato in ogni dettaglio, che parte dal paese e sempre molto apprezzato da atleti e tecnici. Ed è proprio per questo motivo che la Federazione ha premiato per la quinta volta (2018 e 2019, poi dal 2022 in avanti) la località turistica della Valtournenche, diventata ormai un punto di riferimento per le competizioni e gli allenamenti.
A Breuil-Cervinia sono attesi 144 giocatori (96 ragazzi e 48 ragazze) che dall’8 al 10 luglio saranno impegnati nelle gare individuali, per poi concentrarsi sulle prove a squadre dell’11 e 12 luglio. Molti protagonisti arriveranno già la prossima settimana, per sfruttare le comodità offerte dalla località e rifinire la preparazione in tutta tranquillità. L’evento richiamerà tanti appassionati; oltre a tecnici e atleti le strutture alberghiere di Cervino Ski Paradise accoglieranno anche diverse famiglie, che seguiranno da vicino le gare mettendo da parte, per qualche giorno, la frenetica routine.
Enrico Vuillermoz, direttore Cervino Turismo: «Siamo contenti di essere ancora la sede prescelta per i Campionati Nazionali, così come siamo felici di ospitare le nuove leve del golf italiano, che per una settimana avranno la possibilità di giocare in uno scenario unico, ai piedi del Cervino ancora con il suo mantello invernale. La nostra località offre una serie di attività a tutto tondo, non solo uscite in alta montagna e sci estivo; il nostro green, per posizione, vicinanza al paese e paesaggio, resta sempre molto attrattivo, anche per i giovani giocatori e i loro allenatori sempre molto contenti di tornare tra le nostre montagne».