È tempo di bilanci per l’Associazione valdostana enti gestori piste sci di fondo (AVEF) che si è riunita nei giorni scorsi per una prima analisi sull’andamento dell’inverno ormai concluso. I numeri della stagione non regalano particolari soddisfazioni ai gestori delle principali località della Valle d’Aosta. In linea generale si parla di un calo di presenze che raggiunge anche il 30%.
I motivi sono essenzialmente legati alle scarsissime precipitazioni nevose e ai costi sempre più alti, in primis dell’energia, per il funzionamento degli impianti di innevamento programmato, quest’anno indispensabili più che mai per tenere aperte le piste. Alcune piccole stazioni, prive di impianti di innevamento, non hanno neppure iniziato la stagione.
Ci sono invece realtà che vanno in controtendenza, una su tutte la Val Ferret che chiude quasi sui numeri delle stagioni migliori. Nessun record di presenze, ma una buona affluenza per tutto il periodo invernale, grazie anche alla limitata chiusura della strada di accesso e a un buon innevamento.
La stagione appena conclusa è anche stata la prima con il sistema di biglietteria online adottato da alcune società di gestione. Diversi sciatori hanno sposato da subito il nuovo progetto digitale, altri invece hanno ancora preferito le casse nelle località, utili anche come punto di informazione sui servizi accessori e l’apertura delle piste.
Fabrizio Lombard, presidente AVEF: «È stata una stagione non così semplice per il nostro settore, la carenza di neve ci ha penalizzati parecchio, inoltre l’aumento generale dei costi non ci ha certo agevolati. Alcuni gestori e scuole di sci hanno lavorato bene, altri non hanno neppure aperto, in linea generale l’inverno non è andato nel migliore dei modi. I risultati dello scorso anno, pur con tutte le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, erano stati migliori».