Sono stati quasi 250 i concorrenti che hanno preso parte alla terza edizione dell’Ultramarathon du Fallère, disputato in una bellissima giornata di sole di fine estate che ha però regalato una temperatura piuttosto fresca e forti folate di vento. Soddisfatti gli organizzatori della prova, inserita in un periodo davvero ricco di eventi internazionali.
Sonia Locatelli non ha avuto problemi a imporsi nella gara femminile dell’Ultramarathon du Fallère, valida anche per il titolo IUTA Ultra 5.000 D+. Ha scelto di gareggiare per testare la condizione in vista del Tor des Géants e ha vinto con l’ottavo tempo assoluto (9 ore 54’29”). Ha preceduto Valentina Pippo (10 ore 34’23”) e Annalisa Faravelli (11 ore 09’20”). Molto combattuta la 61 chilometri maschile. Il bergamasco Carlo Salvetti e il valdostano Gianluca Caimi hanno percorso circa 30 chilometri a distanza ravvicinata, invertendosi spesso le posizioni. Sul Fallère è stato Caimi a transitare per primo (e a vincere il Gran Premio della montagna), poi l’azione del lombardo è stata più efficace e nell’ultimo tratto ha definitivamente staccato l’avversario. Carlo Salvetti è arrivato sul traguardo di Saint-Oyen dopo 8 ore 16’30”, vincendo per la seconda volta il titolo tricolore. Secondo posto per Caimi in 8 ore 42’31”, con terzo gradino del podio per Alessandro Celli, in forte recupero nei chilometri conclusivi e arrivato in 8 ore 44’44”.
Fabiola Conti, milanese che ha vissuto per anni in Valle d’Aosta e oggi è ufficiale dell’Esercito a Vipiteno, ha fatto il vuoto nella 39 chilometri e dominato la prova a livello assoluto. Nessuno è riuscito a tenere il suo passo. Ha mantenuto un ritmo elevato fin dai primi chilometri, arrivando sul traguardo dopo 4 ore 14’05”. Rudy Perruquet, vincitore della gara maschile, ha chiuso secondo assoluto in 4 ore 33’56”. Il podio assoluto è stato completato da Gilbert Borney (4 ore 39’20”), secondo della prova maschile. Terzo Giulio Biglia in 4 ore 48’22”. Nel Tour du Fallère femminile, alle spalle di Fabiola Conti, si sono piazzate le gemelle Dematteis – cugine dei gemelli Dematteis – Enrica (4 ore 48’33”) e Luisa (5 ore 07’30”).
Le Brissogneins hanno invece vinto la staffetta, gara che ha coinvolto tre concorrenti per squadra con zone di cambio poste ai rifugi Chaligne e Fallère. Mauro Buvet, Samuele Tognela (alla terza gara di trail) e Leandro Marcoz hanno concluso in 4 ore 00’50”, precedendo l’Atletica Sant’Orso di Luca Frutaz, Massimo Junod e Gloriana Pellissier, all’arrivo in 4 ore 01’52”; terzo posto per “Dirigenza Inrun” (4 ore 03’53”) formata da Francescantonio Mangiardi, Enea Amato e Jessica Gerard.
LE DICHIARAZIONI
Fabiola Conti, vincitrice assoluta 39 chilometri: «Una prova bella e positiva, con salite impegnative. Il primo posto assoluto? Bisogna sempre puntare ai primi, sia che siano donne, sia che siano uomini. Ora il prossimo obiettivo sono gli Italiani di settembre. Ho vissuto per 10 anni in Valle d’Aosta, mi piacciono questi sentieri e conto al più presto di trasferirmi di nuovo qui».
Rudy Perruquet, vincitore 39 chilometri: «Le ragazze sono subito partite forte e abbiamo preso un bel ritmo. Loro sono andate via in poco tempo, io sono stato quasi sempre tra la seconda e la terza posizione, poi appena sotto Chaligne ho preso la prima posizione che ho tenuto fin sul traguardo».
Sonia Locatelli, vincitrice 61 chilometri: «Ho scelto questa gara per rifinire la preparazione in vista del Tor perché ha tratti tecnici che mi servivano. È sempre bello gareggiare in Valle d’Aosta, ora concentrazione sul Tor des Géants. Obiettivo? Viverlo, me lo sono regalato per i 40 anni.
Carlo Salvetti, vincitore 61 chilometri: «Soffro l’altura e ho fatto tantissima fatica, questa è una gara completa che alterna salite importanti, discese tecniche e sterrati pianeggianti in cui bisogna correre: un tracciato da aggredire che non lascia respiro. Io e Caimi siamo stati molto insieme, poi ho iniziato a spingere e sono rimasto solo».
Samuele Tognela, ultimo frazionista prima staffetta: «È stata una bella gara in cui abbiamo faticato. Non ci aspettavamo di vincere, siamo molto contenti anche perché è stata una bella sfida con i nostri avversari. È stato un tira e molla continuo, nell’ultimo tratto ho fatto la differenza: un successo costruito sul finale».
Sabato prossimo, 4 settembre, si gareggia tra Verrès, Challand-Saint-Victor e Montjovet nella quarta edizione del Castle’s Trail di 23 chilometri. Cambia la zona di partenza e di arrivo, posta questa volta nel nuovo parco urbano di via Frère Gilles.