La svedese Maja Dahlqvist è tornata al successo in Coppa del Mondo a distanza di quattro anni, andando a prendersi la sprint a tecnica classica di Cogne, località valdostana al cospetto del Gran Paradiso che da sei anni non ospitava il circuito mondiale dello sci di fondo. Ripulita la neve caduta nella notte, il Prato di Sant’Orso ha regalato un bello spettacolo al pubblico, arrivato per tifare l’Italia che oggi non è però riuscita a entrare nella finale. La gara maschile è stata ancora una volta dominata dai norvegesi, che hanno occupato i tre gradini del podio.
Nella finale femminile Dahlqvist se ne è andata sul finale, dopo aver staccato la svizzera Nadine Faehndrich che si è dovuta accontentare del secondo posto a 94/100. Grande festa per la tedesca Laura Gimmler, al primo podio individuale in carriera, a 1”25 dalla vincitrice. Per Dahlqvist è il primo sigillo della stagione, non vinceva una gara individuale dal dicembre del 2021, quando si era presa la sprint di Dresda. Due le azzurre qualificate: Caterina Ganz e Federica Cassol, rispettivamente dodicesima e fuori in semifinale e tredicesima dopo aver mancato per un nulla il passaggio ai quarti.
Tripletta della Norvegia nella gara maschile, che è stata vinta da Erik Valnes già primo nella team sprint di ieri e nella qualifica del mattino. Si è imposto con 72/100 di vantaggio sul connazionale Ansgar Evensen e 1”19 sull’altro norvegese Even Northug. Nulla da fare per i francesi: Richard Jouve e Lucas Chanavat sono rimasti ai piedi del podio, in quarta e quinta posizione. Il migliore azzurro è stato Giacomo Gabrielli, tredicesimo e fuori ai quarti di finale. Ha chiuso appena davanti a Federico Pellegrino, per qualche minuto rimasto in gioco con i tempi di ripescaggio.
Nella fase di qualificazione di questa mattina, il miglior tempo era stato fatto segnare da Jasmi Joensuu ed Erik Valnes. In ambito femminile la finlandese aveva preceduto di 84/100 la norvegese Ane Appelkvist Stenseth e di 2”71 la svedese Maja Dahlqvist. Al maschile, dietro al norvegese, due atleti svedesi: Edvin Anger (+0,42) e Anton Grahn (+1”37).
Federico Pellegrino: «Stavo bene e ho cercato di giocare le mie carte, sull’ultima salita. La mia gara era sullo svedese Skoglund perché nel rettilineo finale il peso di uno Chanavat è difficile da tenere. Mi dispiace perché avrei voluto concedere maggiore spettacolo a questo pubblico così numeroso. La gara di domenica è quella in cui potrei riuscire a esprimermi al meglio».
Domani si chiuderà la tappa di Cogne. In programma la 10 chilometri individuale in skating. Gara maschile alle 10, prova femminile alle 13.